Sergio Risaliti racconta La meraviglia e il progetto di Residenze d’Artista

meravìglia (tosc. o letter. maravìglia) s. f. [lat. mīrabĭlia, propr. «cose meravigliose» (pl. neutro dell’agg. mīrabĭlis «mirabile, meraviglioso»).

Sergio Risaliti, curatore del ciclo di Residenze d’Artista di Manifattura Tabacchi, racconta l’esperienza della seconda edizione La meraviglia e il rinascimento in progress che ha generato.

“Manifattura Tabacchi sta rinascendo nel senso della creatività e della sperimentazione, dell’interdisciplinarità e dell’innovazione. In questa virtuosa realtà possiamo parlare di rinascimento in progress, per dire che quella gloriosa epoca di sviluppo delle arti, esplosa nel XIV e XV secolo, non si è mai conclusa.

 

Il secondo ciclo di Residenze d’Artista alla Manifattura Tabacchi è iniziato nel nome della meraviglia. Cosa c’è di più attinente all’arte del termine ‘meraviglia’? Creare cose meravigliose, generare stupore, non è forse il fine ultimo della creatività artistica? Pensando alla meraviglia, a cose meravigliose, abbiamo chiesto agli artisti in residenza di concentrarsi su una parola magica come quella. Meraviglia è forse la prima emozione che destò l’uomo dall’incoscienza godendo dello spettacolo della natura, meravigliandosi del proprio pensiero e delle proprie capacità manifatturiere. Si incrociarono, fatto straordinario e irreversibile, il sentimento e la cosa. La visione e il sentimento. Immaginiamo la meraviglia scaturita davanti al cielo stellato. Meraviglia addolcì il terrore di essere al mondo. Meraviglia dilatò le percezioni ampliando l’orizzonte visivo. L’intelligenza e la fantasia.

 

‘Meraviglia’ è il termine che funge da cornice e punto di partenza al gesto artistico, adatto al progetto globale di Manifattura Tabacchi, dove il sapere è essenzialmente legato al saper fare contro la ripetizione di modelli, di stereotipi, in opposizione al sempre uguale. Sei giovani artisti di diversa cultura e preparazione – Davide D’Amelio, Anna Dormio, Bekhbaatar Enkhtur, Esma Ilter, Giulia Poppi e Negar Sh – hanno dato vita a un’esperienza di nuovo-rinascimento. Perché l’arte è da sempre produzione di cose meravigliose.

 

Questo secondo ciclo di Residenze è stato dedicato alla meraviglia intesa nel senso più ampio: per i materiali e le tecnologie, per i fenomeni celesti e terrestri, per la produzione industriale e artigianale. La meraviglia di fronte all’espansione del pensiero, e la meraviglia come flusso creativo primario. Stupore e meraviglia intesi come spinta a generare il bello, l’eccezionale, la magnificenza. Meraviglia per il microcosmo e l’immenso sterminato universo. Per le piccole fragili invenzioni dell’artista e i versi del poeta.”

 

 

Sergio Risaliti

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