Not A Book

27.10.22 – 27.10.22

Not A Book è il nuovo ciclo di incontri a cura di Todo Modo in collaborazione con NAM — Not A Museum.

 

 

Pensatori che vengono da diversi campi del sapere (scienziati, filosofi, artisti, scrittori) sono invitati ad un confronto con il pubblico nella splendida cornice post industriale di Manifattura Tabacchi. Nuovi modi di interpretare la realtà, differenti codici linguistici, stravolgimento dei paradigmi di riferimento, manuali di sopravvivenza per tempi incerti: strumenti necessari per poter seguire delle lezioni che riguardano il nostro tempo.

 

 

 

 

 

 

Not A Book

27 ottobre 2022 | Presentazione del libro 'Metamorfosi' di Emanuele Coccia

27.10.22 alle 18.30
presso lo spazio Todo Modo in Manifattura Tabacchi

È richiesta la prenotazione gratuita su Eventbrite.

 

 

 

 

Not A Book

Tutto è metamorfosi e di questo facciamo esperienza fin dalla nascita, perché nascere significa ereditare una vita che ha già vissuto – il suo Dna, il suo respiro, la sua carne, i suoi atomi – e sforzarsi di darle un altro volto. È ciò che accade a tutte le specie attraverso l’evoluzione: ciascuna è la metamorfosi di una forma che ha già vissuto e che si prolunga nella diversità dell’altra. Questa continuità lega tutti i viventi tra di loro e con la Terra, l’immenso bruco da cui si liberano, a ogni istante, le farfalle delle specie.

 

 

Filosofo italiano tra i piú noti e stimati a livello internazionale, Emanuele Coccia ha fatto di questo libro brillante e originale, tradotto già in diverse lingue, la metamorfosi dei saperi piú diversi: dalla zoologia alla filosofia, dalla biologia alla linguistica, dalla botanica alla letteratura. Ne risulta una visione in cui l’essere umano stesso è uno zoo ambulante, frutto ed espressione di una forma di vita piú vasta e interconnessa.

 

 

Emanuele Coccia

Emanuele Coccia insegna all’École des Hautes Études en Sciences Sociales di Parigi. Per Einaudi Stile Libero ha pubblicato Filosofia della casa. Lo spazio domestico e la felicità (2021). Tra i suoi libri ricordiamo La vita sensibile (il Mulino, 2011), Il bene nelle cose (il Mulino, 2014), La vita delle piante. Una metafisica della mescolanza (il Mulino, 2018). È editorialista di «Libération», collabora con «Le Monde» e «la Repubblica».

 

24 Marzo 2022 | Presentazione del libro 'Scritto nel ghiaccio' di Carlo Barbante

24.03.22 alle 18.30
presso lo spazio Todo Modo in Manifattura Tabacchi 

 

 

 

 

Not A Book

A bordo di una formidabile macchina del tempo. Un viaggio straordinario nella memoria del nostro pianeta e del suo clima.
Destinazione Antartide, a più di 3.000 metri di altitudine, a una distanza di oltre 1.200 chilometri dalla costa, dove le condizioni di sopravvivenza sono al limite della sopportazione e le temperature possono toccare i -60 °C. Nel nostro bagaglio, oltre a molto materiale logistico, ci saranno strumenti per estrarre dal suolo carote di ghiaccio e contenitori per i campioni.

 

 

Ma tutto questo per fare che cosa? Per ritrovare la memoria del
clima del passato attraverso le informazioni intrappolate negli strati di ghiaccio accumulati nel tempo. Scavare nella calotta  significa infatti scoprire non solo un archivio eccezionale dei fattori che hanno influenzato il clima del nostro pianeta – gas serra, cenere vulcanica, polveri sottili – ma anche trovare una guida preziosa per interpretare i fenomeni in atto e prepararci a quelli del futuro.

 

 

Carlo Barbante

Direttore dell’Istituto di Scienze Polari del CNR, insegna nell’Università Ca’ Foscari Venezia.
Si occupa di ricostruzioni climatiche e ambientali e ha partecipato a numerose spedizioni e campagne di prelievo in aree polari e nelle Alpi. È coordinatore del progetto internazionale Ice Memory, che ha l’obiettivo di raccogliere e conservare campioni di ghiaccio di tutto il mondo, e del progetto Beyond EPICA, volto alla ricerca del ghiaccio più antico del pianeta.

 

28 Aprile 2022 | Presentazione del libro ‘Il terzo inconscio. La psicosfera nell’era virale’ di Franco Bifo Berardi

28.04.22 alle 18.30
presso lo spazio Todo Modo in Manifattura Tabacchi

 

 

Not A Book

L’inconscio non conosce il tempo e la storia, ma la sua forma e il suo ruolo nella vita delle persone e nella società dipendono dalla “psicosfera”, che in ogni epoca ha una sua distinta specificità. All’inizio del Novecento, Freud individuò nell’inconscio “l’intima terra straniera”, il lato oscuro della struttura ben ordinata di progresso e razionalità. Negli anni ’70 Deleuze e Guattari allargarono l’orizzonte e descrissero l’inconscio come un laboratorio, una forza desiderante che produce incessantemente immaginazione. Oggi siamo entrati in una terza era, “la terra straniera non è più intima, ma orribilmente pubblica”: l’inconscio, nota Bifo, è stato “esternalizzato e trascinato dal turbine rizomatico dell’esperienza della rete digitale, fino al punto dell’esplosione psicotica”.

 

 

Parallelamente, l’irruzione del virus nel panorama globale e l’esaurimento delle risorse psichiche e fisiche dovuto all’invecchiamento impongono all’inconscio individuale e collettivo di fare i conti con la prospettiva radicale dell’estinzione umana. In questa impetuosa e generosa esplorazione delle contraddizioni del presente Franco Bifo Berardi indaga la terza fase della psicosfera e individua le sfide che con urgenza estrema si pongono alle nostre possibilità di azione e alla nostra immaginazione.

 

 

 

Franco Bifo Berardi

Franco Bifo Berardi è tra i più importanti pensatori radicali contemporanei. Tra i suoi ultimi libri: Heroes. Suicidio e omicidi di massa (Baldini+Castoldi, 2015), Futurabilità (Nero, 2018), Fenomenologia della fine (Nero, 2020), E: la congiunzione (Nero, 2021).

25 Maggio 2022 | Presentazione del libro 'The Whale Theory' di Claudia Losi

25.05.22 alle 18.30
presso lo spazio Todo Modo in Manifattura Tabacchi 

 

 

Not A Book

La balena è un animale che si mostra solo a chi sa aspettare: creatura colossale e opalescente, sfugge allo sguardo e come Moby Dick “elude cacciatori e filosofi”. L’incontro con lei è fulmineo e fatale; può avvenire in mare, tra i calanchi ossuti degli Appennini, in un museo o scrutando la volta celeste. Nei secoli è stata mostro mitologico e ispiratrice di racconti, fonte di sussistenza e oggetto di devozione, immagine ossessiva che inghiotte e accoglie all’interno del proprio ventre.

 

 

Per l’artista Claudia Losi diventa un’idea fissa nel 2004. Da quel momento prende il via un’impresa che si declina in molteplici forme e azioni attorno al corpo itinerante di una balenottera comune, ricostruito in tessuto di lana grigia a grandezza naturale. È “Balena Project”, entità viva che si muove e calamita storie in giro per il mondo, assorbendo suggestioni e mutando continuamente aspetto. The Whale Theory, capitolo conclusivo di questo viaggio, ne è la materializzazione letteraria. Libro d’artista che custodisce strane e segrete meraviglie, è anche una bussola che consente di ripercorrere questa lunga esperienza poetica attraverso illustrazioni, fotografie e testi, facendosi luogo di incontro di competenze e sguardi diversi, in una polifonia di voci che si mescolano al canto dei cetacei.

 

 

Claudia Losi

Claudia Losi è un’artista italiana che vive e lavora a Piacenza. La sua ricerca artistica, incentrata sul rapporto tra uomo e paesaggio, trae ispirazione dalla natura, le scienze, la storia e l’antropologia. Le sue opere hanno una dimensione narrativa che talvolta si avvale dell’uso della scrittura e del linguaggio, creando dinamiche di relazione e partecipazione comunitaria.

 

17 Giugno 2022 | Presentazione del libro 'Jungle Nama' di Amitav Ghosh

17.06.22 alle 18.30
presso il Museo Novecento 

 

 

 

Not A Book

Jungle Nama narra di un’antica leggenda custodita nel cuore delle Sundarban, la più grande foresta di mangrovie del mondo. È la leggenda di Dokkhin Rai, uno spirito terribile che, spargendo il terrore, detta la sua legge selvaggia e regna incontrastato sulla foresta. Sotto le sembianze di una tigre, compare all’improvviso al cospetto degli sventurati che osano avventurarsi nel suo reame e ne divora ossa, pelle, mani.
È la leggenda di Bon Bibi e di suo fratello Shah Jongoli, due esseri dal grande potere che accorrono da un deserto lontano, richiamati dalle preghiere e dalle suppliche delle creature della giungla in preda al terrore. Forte e misericordiosa Bon Bibi, guerriero dall’energia mostruosa Sha Jongoli, dopo una lotta selvaggia i due pongono fine alla tirannia di Dokkhin Rai, confinandolo alla foce del fiume, là dove l’acqua si unisce alla terra. Bon Bibi impone così la sua nuova legge, una legge che nasce dalla sua sagacia: nel regno degli umani nessun demone dovrà mettere piede; alla foce del fiume, invece, dove Dokkhin Rai avrà la sua fortezza, nessun essere umano dovrà avventurarsi. È, infine, la leggenda di Dhona, il mercante detto il Riccone, che non può accontentarsi dell’agiatezza raggiunta. La sua cupidigia agogna una nuova avventura, un nuovo viaggio al di là di ogni confine e proibizione.

 

 

Come un antico cantore di miti, Amitav Ghosh narra questo magnifico racconto della giungla ricorrendo al potere magnetico dei versi, meravigliosamente tradotti in questa edizione italiana da Norman Gobetti e Anna Nadotti. Ne scaturisce un libro prezioso soprattutto per le giovani generazioni che, disegnato da Salman Toor, ridesta l’antica, sapiente legge che ha governato per millenni il rapporto tra gli esseri umani e la natura: la legge di Bon Bibi, per la quale è bene non sfidare mai il cuore selvaggio della natura piegandola ai propri voleri, se si vuole garantire l’equilibrio della terra. Equilibrio che, come mostrano le nefaste conseguenze del cambiamento climatico in corso, è oggi profondamente minacciato dalla “sconfinata” attività degli esseri umani.

 

 

 

Amitav Ghosh

Amitav Ghosh è nato a Calcutta nel 1956, ha studiato a Oxford e attualmente vive tra la sua città natale e New York. Considerato «uno dei più grandi scrittori indiani» (la Repubblica), per Neri Pozza ha pubblicato: Il paese delle maree (2005), Circostanze incendiarie (2006), Il Palazzo degli specchi (2007), Mare di papaveri (2008), Il cromosoma Calcutta (2008), Lo schiavo del manoscritto (2009), Le linee d’ombra (2010), Il fiume dell’oppio (2011), Diluvio di fuoco (2015) e La grande cecità (2017).

 

7 Luglio 2022 | Presentazione del libro Codex Seraphinianus di Luigi Serafini

07.07.22 alle 18.30
presso la sede di Todo Modo in Manifattura Tabacchi 

 

 

 

Not A Book

Dal 1981, anno della sua prima pubblicazione con Franco Maria Ricci, il Codex Seraphinianus, enciclopedia visiva di un mondo sconosciuto scritta in una lingua sconosciuta, è diventato un oggetto di culto in tutto il mondo e ha affascinato una generazione di artisti, lettori e critici generando lunghi dibattiti sui suoi significati e sulla sua origine. Il libro, celebrato come uno dei più bei libri d’artista contemporanei, ha creato derivazioni e contaminazioni in tutti i media, dalla rete, alla musica e al cinema. Tra gli estimatori ci sono stati Roland Barthes (che lo lesse in anteprima, quando ancora non era stato pubblicato) e Italo Calvino, che lo definì “L’enciclopedia di un visionario”. Con l’avvento dell’era digitale e delle nuove forme di comunicazione questo libro ha acquistato, se possibile, ancora più rilevanza e unicità.
Per questa nuova edizione celebrativa del 40° anniversario dalla prima uscita Luigi Serafini ha arricchito il corredo di immagini con diciassette nuove tavole e ha progettato una nuova confezione per l’edizione Deluxe in bilico fra il libro d’arte e l’oggetto di design.

 

 

 

Luigi Serafini

Luigi Serafini è un artista poliedrico. Ha lavorato in Italia e all’estero. Ha illustrato scritti di Franz Kafka e Michael Ende.
Il Codex Seraphinianus, pubblicato nel 1981 da Franco Maria Ricci e dal 2006 in successive edizioni, è diventato un grande successo internazionale. Le tavole originali del Codex sono conservate presso il museo del Labirinto della Masone, vicino a Parma. Nel 2007 il Padiglione d’Arte Contemporanea a Milano gli ha dedicato Luna-Pac, una ‘mostra ontologica’ di grande successo. Dal 10 ottobre 2020 a gennaio 2021 il Centre régional d’art contemporain (CRAC) di Sète dedica una mostra all’universo surrealista del Codex e del suo autore.