4 illustrazioni e 4 libri: riflessioni sull’isolamento di Duccio Maria Gambi

Riflessioni sull'isolamento

4 illustrazioni e 4 libri

di duccio maria gambi

duccio maria gambi

4 illustrazioni e 4 libri: riflessioni sull’isolamento di Duccio Maria Gambi

Qualche spunto sul momento che viviamo, su questa immersione collettiva, su questo isolamento che, più o meno, in un modo o nell’altro, ognuno di noi sta vivendo, separato dagli affetti, dal passato e dal futuro.

Quattro mie illustrazioni e una breve bibliografia di testi conosciuti per immergersi nella situazione attuale. 

 

Prendersi il tempo di guardare il tempo – Duccio Maria Gambi

 

Sessanta racconti / Dino Buzzati (1958)

Già la copertina dell’edizione Oscar Mondadori pare fatta apposta nel 2020. È un quadro dello stesso Buzzati: Piazza del Duomo di Milano del 1952. Una delle immagini simbolo di questa emergenza e questo quadro combaciano. Nel quadro si va oltre, in un futuro in cui il Duomo ormai eroso fa da sfondo a contadini intenti a coltivare nella piazza che fu. Il libro in sé, come tutta la poetica di Buzzati, è un inno alla solitudine, agli spazi d’ombra. Rileggerei anche il deserto dei Tartari, quella fortezza e il suo richiamo come stato ineludibile del protagonista.

La mascherina isolamento – Duccio Maria Gambi

 

Il gusto del cloro / Bastien Vivès (2007)

Questo stato di separazione dal contesto mi ha fatto pensare a questo fumetto silenzioso, dove l’acqua funziona da schermo insuperabile per il protagonista e la sua tensione verso un amore.

La casa isola – Duccio Maria Gambi

Diario di fiume e altre storie / Gipi (2009)

Il racconto di un viaggio in canoa di due amici lungo un fiume dove, ad eccezione di una parte brevissima, sono solo loro le loro conversazioni in una natura senza orizzonte se non quello limitrofo agli argini.

Lento galleggiare – Duccio Maria Gambi

 

L’infinito / Giacomo Leopardi (1825)

Un classico, il classico, dove l’espansione del pensiero verso l’universale è indotta dalla limitazione della vista. La siepe dell’infinito come i muri di casa.