Mountain thoughts / Santiago Navarro

At the edge of chaos

Mostra online a cura del Master di Arts Management di IED Firenze,

in collaborazione con Fondazione Palazzo Strozzi e Manifattura Tabacchi

La mostra

Mountain thoughts

Santiago Navarro

A metà febbraio, ho fatto un viaggio in Medio Oriente, per visitare Israele e la Giordania per un paio di settimane. Mentre il mio viaggio era in corso, il coronavirus, giorno dopo giorno, stava generando una situazione sempre più grave in Italia e nel resto d’Europa. In quelle settimane le scuole sono state chiuse in Italia, inclusa l’Accademia, quindi ho deciso di continuare a viaggiare in Europa orientale fino a quando tutto non fosse tornato alla normalità. Dalla Giordania sono volato in Grecia, con il piano di iniziare da Atene un viaggio verso nord fino a un’ “Italia senza corona”; tuttavia ciò non è accaduto. In Israele e Giordania, ho visto come i paesi si stavano preparando a combattere contro la pandemia, ma in Grecia, questa battaglia mi ha raggiunto direttamente: di giorno in giorno tutto è stato chiuso, i trasporti e i confini sono stati bloccati. Mi hanno cancellato la prenotazione di volo da un giorno all’altro, quindi mi sono reso conto che non potevo continuare a viaggiare. Ho deciso così di lasciare la Grecia il più presto possibile prendendo il primo volo di linea per la Germania, dove avrei trascorso un mese con alcuni amici, in una piccola città nel sud del paese chiamata Friburgo, situata nel mezzo di incredibili vallate e montagne, e circondato dalla foresta nera.

La quarantena si stava attivando praticamente in tutta Europa, ogni paese prendeva misure diverse in base a ciò che ogni governo considerava migliore per i suoi abitanti. In Germania non c’è mai stato un isolamento totale, era permesso uscire e godersi la natura in compagnia delle persone con cui si condivideva la casa. Durante quel mese io e i miei amici siamo andati a fare trekking nella foresta nera intorno a Friburgo. Alla fine di marzo la primavera era visibile in quelle montagne e vallate, sempre più verdi e umide, il che era straordinario per me in quanto contrastava con i paesaggi desertici che avevo visto e vissuto nelle ultime settimane.

Una mattina, mentre attraversavamo un prato, un falco ha iniziato a cacciare intorno a noi, cadendo a terra a pochi metri da dove stavamo camminando, come se non fossimo lì. Quell’incontro mi ha stupito e allo stesso tempo mi ha fatto riflettere sul ruolo degli esseri umani nella natura e nella società. Quindi abbiamo camminato per raggiungere la cima della montagna; dalla distanza e dall’altezza del picco della montagna, le città sembravano luoghi piccoli e tranquilli, il virus e la pandemia sembravano solo una favola o una storia, la calma permeava il paesaggio, la vita continuava con il suo equilibrio ciclico. Non appena siamo tornati a casa e ho acceso il cellulare, le notizie mi hanno trasportato in un altro mondo, malato, sbilanciato e morente. Lo squilibrio tra queste due situazioni era molto forte e rappresentava un brutale contrasto fisico e psicologico. Dopo aver trascorso un mese del genere, tra alberi e ruscelli, ho deciso di tornare a Firenze per recuperare le mie attività accademiche. La “normalità” è diventata “lavorare e studiare in un mondo virtuale”. Quindi, prima di partire ho creato due dipinti come regalo per gli amici che mi hanno dato riparo in questo periodo. In quelle tele, ho rappresentato le nostre passeggiate e pensieri, e sono diventati gli schizzi per le opere che ho preparato per questa mostra.

Le tre opere che includo in questo progetto sono riflessioni sulla complessità che esiste nella relazione tra il mondo naturale, urbano e umano a livello fisico e psicologico, che ho chiamato MOUNTAIN THOUGHTS. Le opere sono realizzate con la tecnica olio e carbone su carta Fabriano, misura 200 per 125 cm.

L'artista

I the departure

III the flight

II the bear and the snow

Santiago Navarro

Santiago Navarro (nato nel 1991) ha studiato alla Scuola Nazionale di Pittura, Scultura e Acquaforte “L’Esmeralda” di Città del Messico dal 2011 al 2015. Dal 2018 frequenta il master in Arti Visive e Nuovi Linguaggi Espressivi presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze. Si è dedicato fondamentalmente alla pittura, grafica e fotografia, toccando temi legati all’amore, alla violenza, alla spiritualità e alla condizione umana.