Librarti / Four Events and Reactions di John Baldessari

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La rubrica di Living Room a cura della casa editrice Centro Di: proposte letterarie incentrate su analisi e racconto di libri d’artista, opere d’arte sotto la forma di volumi.

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Tempo

Per il tema Tempo, noi di Librarti abbiamo scelto un libro d’artista di John Baldessari pubblicato nel 1975 dal Centro Di e dalla Galleria Sonnabend di Parigi in occasione della mostra tenutasi allo Stedelijk Museum di Amsterdam tra novembre 1975 e gennaio 1976. 

John Baldessari, venuto a mancare proprio a gennaio di quest’anno all’età di 88 anni, è stato uno degli artisti più importanti dell’Arte Concettuale internazionale. 

Vincitore del Leone d’Oro alla Biennale di Venezia del 2009, Baldessari è stato negli anni sessanta e settanta un innovatore incredibile, cambiando per sempre il modo di fare arte delle generazioni successive, seducendo gli spettatori con il suo umorismo, l’approccio concettuale, l’uso prolifico dell’immaginario dei media e di metodi non convenzionali e offrendo sottilmente riflessioni serie.

La curiosità sconfinata di Baldessari guida la prodigiosa produzione creativa che lo ha reso una figura imponente nel mondo dell’arte. I suoi dipinti ‘testo e immagine’ della metà degli anni Sessanta sono ampiamente riconosciuti come tra i primi esempi di Arte Concettuale. Le sue opere fotografiche degli anni Ottanta, derivate da frames di film, sono considerate fondamentali per lo sviluppo dell’arte basata sull’appropriazione e di altre pratiche che affrontano l’impatto sociale e culturale dei mass media. La sua esplorazione del linguaggio, scritto e visivo, mette in discussione la natura stessa della comunicazione (un argomento che diventa sempre più complesso a ogni progresso tecnologico).

Baldessari è sempre stato al passo con i tempi: anche nei lavori più recenti è sempre riuscito a rimanere in linea con i cambiamenti dell’arte e della cultura contemporanea, senza ripetere se stesso o restare legato al passato. Significativo a questo proposito fu l’atto di bruciare tutte le sue opere passate in una famosissima performance del 1970, The Cremation Project, in cui, dopo averle distrutte, fece cremare più di 100 opere prodotte tra il 1953 e il 1966, in una sorta di “funerale artistico”. L’artista prese le ceneri e le impastò facendone dei biscotti che mise dentro un’urna su cui attaccò una targa di bronzo con le date di nascita e morte dei quadri defunti. Vi aggiunse anche la ricetta per preparare i biscotti.

 

Baldessari ha lavorato con mezzi e forme diverse, realizzando dipinti, film, video, stampe, fotografie, testi, disegni, sculture e naturalmente libri: ha realizzato moltissimi libri d’artista, tra cui ricordiamo, tra gli altri, Choosing: Green Beans (Edizioni Toselli, 1972), Ingres and Other Parables (Studio International Publications, 1972) e Throwing Three Balls in the Air to Get a Straight Line (Best of Thirty-Six Attempts) (Giampaolo Prearo Editore e Galleria Toselli, 1973).

Four Events and Reactions

di John Baldessari.

Centro Di, Firenze / Galerie Sonnabend, Parigi
1975
brossura
formato: 18 x 12,5 cm
52 pagine, 48 illustrazioni b/n
in inglese

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In Four Events and Reactions, attraverso alcune foto in bianco e nero, seguiamo quattro eventi e le conseguenti reazioni sul volto di una donna. Nelle pagine di sinistra viene mostrato l’evento, nelle pagine di destra la reazione della donna. 

Gli eventi ‘narrati’ sono quattro e vengono presentati subito in un elenco posto sulla prima pagina del volume, dove leggiamo: 1. Putting a finger in milk; 2. Touching a cactus; 3. Putting out a cigarette; 4. Pushing a plate off a table, ovvero 1. Mettere un dito nel latte; 2. Toccare un cactus; 3. Spegnere una sigaretta; 4. Spingere un piatto giù dal tavolo.

Le pagine scorrono in una sequenza temporale, ogni foto ci mostra un istante dell’azione compiuta e della reazione generata, in una vera e propria narrazione. È come se potessimo vedere le quattro sequenze in quattro piccoli video visualizzati attraverso le pagine. Sul volto della donna fotografata vediamo le espressioni che mutano, le reazioni di fastidio, leggero dolore stimolate dai sensi interessati, tatto, gusto, udito. 

Il volume è un esempio perfetto di libro d’artista: il libro è un’opera, non vuole darci nozioni o informazioni, non vuole presentare i lavori dell’artista o tracciare un suo profilo. Semplicemente ci vengono presentate delle scene, da guardare, studiare e sentire. 

John Anthony Baldessari (National City, 1931 2 gennaio 2020) è stato un architetto, performance artist e artista concettuale statunitense. Fu autore di migliaia di opere, che mostrano, ed in molti casi combinano, il potenziale narrativo delle immagini con il potere associativo del linguaggio entro i confini dell’opera d’arte. I suoi lavori sono stati esposti sia negli USA che in Europa in più di 200 mostre.

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Fondata a Firenze nel 1968 da Ferruccio e Alessandra Marchi e oggi diretta da Ginevra Marchi, la casa editrice Centro Di è specializzata nella pubblicazione di libri di storia dell’arte, architettura, arti decorative, fra cui cataloghi di mostre, monografie, atti di convegno, cataloghi di musei, riviste specialistiche.

Il lavoro editoriale è stato accompagnato per anni dall’attività libraria, attività, cessata nel 2004, che ha lasciato un archivio costituito da 20.000 titoli tra cataloghi di mostre, libri d’artista e riviste specialistiche pubblicati tra gli anni 60 e gli anni 80. Dal giugno 2018 il Centro Di apre Gallibreria, uno spazio dove vengono presentate mostre tematiche di libri da varie collezioni private, iniziando, in occasione dell’inaugurazione, con una mostra sui libri d’artista del proprio archivio e dell’archivio dell’artista Maurizio Nannucci. Nel 2018 ha ideato una nuova collana dedicata all’Italia, ‘XXI. Guide d’artista’, insieme ai curatori Alberto Salvadori e Giacomo Zaganelli. Sono inoltre edite dal Centro Di le riviste ‘Prospettiva’, in collaborazione con le Università di Siena e di Napoli; ‘OPD Restauro’, il bollettino annuale dell’Opificio delle Pietre Dure’; ‘Mitteilungen des kunsthistorischen Institutes in Florenz’ a cura dell’Istituto Germanico di Storia dell’Arte di Firenze; e ‘Rivista di Storia della Miniatura’, pubblicazione annuale dell’omonima Società Internazionale.

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