Resisting the Trouble – Moving Images in Times of Crisis

a cura di Leonardo Bigazzi

 

Una produzione Lo schermo dell’arte e NAM – Not A Museum.

 

4 MAGGIO-4 GIUGNO 2021

ORARI MOSTRA

martedì-venerdì 18:00-21:00 (non è richiesta la prenotazione).

sabato, domenica e festivi 14:00-21:00 (non è richiesta la prenotazione).

Ultimo ingresso 45’ prima della chiusura

Ingresso Libero

L’accesso è contingentato in osservanza delle misure adottate dal governo italiano in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19.

Dopo vari rinvii dovuti all’emergenza sanitaria che ha bloccato per diversi mesi l’attività culturale su tutto il territorio nazionale, il 4 maggio aprirà a Firenze la mostra Resisting the Trouble – Moving Images in Times of Crisis a cura di Leonardo Bigazzi. Allestita negli spazi di Manifattura Tabacchi, la mostra rimarrà visitabile fino al 4 giugno. Prodotta e organizzata da Lo schermo dell’arte con NAM – Not A Museum, il programma d’arte contemporanea di Manifattura Tabacchi, la mostra inaugura una collaborazione tra le due istituzioni che proseguirà anche con la XIV edizione del Festival che si terrà nel prossimo autunno dal 10 al 14 novembre 2021. 

Resisting the Trouble – Moving Images in Times of Crisis presenta le opere realizzate dai 12 artisti partecipanti alla nona edizione di VISIO-European Programme on Artists’ Moving Images, un progetto di ricerca e residenza dedicato ad artisti under 35. I dodici film, video e installazioni presenti negli spazi dell’ex complesso industriale, riflettono su alcune delle questioni più urgenti generate dall’attuale crisi mondiale, proponendo visioni alternative per ripensare il presente e immaginare il futuro.

I 12 artisti selezionati sono: Jonas Brinker (1989, Germania), Claudia Claremi (1987, Cuba/Spagna), Helen Anna Flanagan (1988, Inghilterra/Irlanda), Valentina Furian (1989, Italia), Megan-Leigh Heilig (1993, Sud Africa/Germania), Marcin Liminowicz (1992, Polonia/Olanda), Edson Luli (1989, Albania/Italia), Olena Newkryta (1990, Ucraina/Austria), Ghita Skali (1992, Marocco/Olanda), Peter Spanjer (1994, Nigeria-Germania/Inghilterra), Emilia Tapprest (1992, Finlandia-Francia/Olanda), Tora Wallander (1991, Svezia).

“Durante il lockdown le immagini in movimento, più di ogni altro medium artistico, hanno dimostrato di avere la capacità intrinseca di superare i limiti dello spazio espositivo, sfruttando la mediazione delle tecnologie a nostra disposizione. In questo contesto di incertezza e precarietà, può l’arte rappresentare
uno strumento di resistenza all’alienazione e all’isolamento a cui siamo sottoposti? Come si può evitare un futuro distopico in cui le relazioni fisiche rischiano di essere interamente delegate alla dimensione digitale? In che modo possiamo recuperare una funzione attiva nel processo di cambiamento e incentrarlo sul valore della diversità, del rispetto e della solidarietà? La mostra s’interroga sulla possibilità di immaginare modelli inclusivi di coesistenza in grado di scardinare le strutture di potere esistenti, e di superare canoni e stereotipi consolidati legati alla competizione e alla prevaricazione tra esseri viventi.”
Leonardo Bigazzi, curatore della mostra

VISIO – European Programme on Artists’ Moving Images è promosso e organizzato dallo Schermo dell’arte in collaborazione con NAM – Not A Museum.

Riceve il contributo da MIBACT – Direzione generale Cinema e audiovisivo, Regione Toscana, Comune di Firenze, Fondazione CR Firenze, Cinema La Compagnia, Manifattura Tabacchi.

In collaborazione con Fondazione In Between Art Film, MYmovies

Main sponsor Gucci

Media Partner Flash Art

Lo schermo dell’arte è un progetto internazionale dedicato a esplorare e promuovere le relazioni tra arte contemporanea e cinema attraverso presentazione di film e installazioni, progetti di formazione, residenze per artisti internazionali, produzione e distribuzione di film d’artista.
Nasce a Firenze nel 2008 e negli anni ha collaborato con numerose istituzioni, centri d’arte, accademie e università italiane e straniere.

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NAM –  Not A Museum è il programma  d’arte contemporanea di Manifattura Tabacchi, basato sul principio dell’interdisciplinarità tra le arti e sul coinvolgimento della comunità. Per il programma estivo propone una serie di appuntamenti con artisti e collettivi legati ai linguaggi della performance, del suono, della danza e della poesia.

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