“if I could, unless we”

A Nightwalk through Manifattura Tabacchi

A cura di Linda Loppa

Per tutti gli eventi l’ingresso è da via delle Cascine n. 33

Un progetto curato da Linda Loppa durante Pitti Uomo: una serie di installazioni evocative tra moda e arte, una passeggiata notturna dentro Manifattura Tabacchi

“If I could, unless we” is not an exhibition; Manifattura Tabacchi is not a museum.

press kit

Io, noi, nostri, queste sono le parole che vogliamo condividere con voi. Invitandovi a Manifattura Tabacchi vogliamo coinvolgervi in alcune esperienze di moda/arte/suoni/vedere/osservare. Viviamo lo scorrere del tempo. Le frasi al condizionale spesso sono seguite da verità scontate, dati scientifici o eventi che accadono sempre in determinate condizioni. (Impara l’inglese on-line.) Con i nostri discorsi ipotetici possiamo provare a scoprire quali sono gli spazi e cosa potrebbe o dovrebbe essere la moda, se. Parlando e osservando, possiamo creare emozioni da condividere; ma solo se non guardiamo indietro. Cammineremo e parleremo insieme o da soli. Entreremo nel mondo di un altro e sogneremo insieme. In questa passeggiata eviteremo i cliché della moda; niente manichini, niente passerelle, nessuna cronologia, nessun copione; noi camminiamo. Sette designer/artisti offrono di condividere la loro visione della moda e non solo, mentre camminano insieme attraverso gli spazi incontaminati di Manifattura Tabacchi.
Manifattura Tabacchi è il motore per sfidare le nostre visioni; possiamo fare meglio, dobbiamo.

Linda Loppa

La mostra curata da Linda Loppa è parte di un progetto per Pitti Uomo. Si tratta di una passeggiata notturna che evoca una dimensione diversa, meditativa, in equilibrio tra moda e arte. Il percorso comprende installazioni multidisciplinari a cura di sette designer e artisti internazionali.

 

 

 

Designer / artisti

 

 

 

Bart Hess
Lavora sul design, sulla moda e sulla visual art d’avanguardia. Negli ultimi dieci anni, ha presentato numerosi progetti in cui il rapporto tra uomo e materia, natura e tecnologia gioca un ruolo centrale. Il punto di partenza del lavoro di Bart Hess è il corpo umano, che veste sempre in modo diverso, distorce o decora in un modo che si discosta dalla moda o dallo stile. Materiali high-tech si fondono con i corpi delle modelle. I disegni di Hess seducono, disturbano, attraggono e respingono. La tensione tra il virtuale e il tangibile è costante.

 

Lara Torres
È docente senior presso la MA Fashion & Textiles e BA Fashion & Textiles alla School of Art, Design and Performance dell’Università di Portsmouth. Ha conseguito un Dottorato dalla University of Arts di Londra presso il London College of Fashion, con la tesi dal titolo Towards a practice of unmaking: the essay film as critical discourse for fashion in the expanded field. La sua ricerca si colloca dove la moda incontra il design, le arti, la pratica e la teoria del cinema, con l’intento di esplorare e allargare il confine disciplinare della moda, della critica e della cinematografia della moda nel XXI secolo. Il suo lavoro è stato presentato in mostre internazionali tra cui, The future of fashion is now (2014/15) al Museum Boijmans van Beuningen di Rotterdam a cura di José Teunissen, alla galleria OCT Art & design di Shenzhen e al terminale OCAT Contemporary Art Shanghai in Cina (2015/16); Why- what-who: 10 years of fashion manufacts alla Biennale di Venezia (2018) e alla mostra State of Fashion ad Arnhem (2018).

 

La video installazione di Lara Torres per If I could, unless we

 

Armando Chant
È un artista, designer e accademico, la cui pratica creativa esplora le contaminazioni tra l’atto del disegno, il corpo e lo spazio attraverso la creazione di segni gestuali che utilizzano supporti analogici e digitali, tra cui la fotografia, i video, i tessuti e le installazioni. Armando ha fatto esperienze multidisciplinari attraverso l’utilizzo di una metodologia di disegno in cui le interrelazioni tra il disegno, il corpo e lo spazio integrano diverse discipline creative. La sua pratica artistica esplora la possibilità di utilizzare l’immagine/l’abito/l’opera d’arte non come un risultato, ma come uno strumento interpretativo per ricomporre il corpo vestito in un contesto materialmente effimero e transitorio.

Bernhard Willhelm
Nel 1998, subito dopo aver conseguito il diploma in fashion design con il massimo dei voti e lode presso la
Royal Academy of Fine Arts di Anversa, ha fondato la sua azienda di moda insieme a Jutta Kraus. Bernhard Willhelm A/W 19-20 è intitolato WILLHELMTOWN. La collezione è una visione simbolica del consumismo e della relazione tra consumatori, innovatori di prodotti di consumo e il loro impatto sullo stato presente e futuro dell’umanità e del mondo. Il marchio si rivolge al consumatore istruito e ad alcuni barbari dal 1999 in tutto il mondo.

Clemens Thornquist
È professore di Fashion Design presso la Swedish School of Textiles, Università di Borås, Svezia. La sua
ricerca spazia dalla moda, all’arte, alla filosofia con l’obiettivo di sviluppare il design della moda attraverso metodi di ricerca sperimentali. L’obiettivo della ricerca è la definizione di nuovi principi fondativi per il design della moda attraverso lo sviluppo di metodologie ed esplorazioni dei criteri base negli ambiti disciplinari dove corpo e spazio si incontrano. La sua ricerca artistica basata sulla contaminazione tra arte, moda, filosofia e organizzazione ha prodotto numerosi libri, pubblicazioni e ricerche artistiche per diverse piattaforme multimediali, per mostre e presentazioni in tutto il mondo.

 

Alcuni estratti dal libro Artistic Development in (Fashion) Design

Moses Hamborg
È un raffinato artista basato a Firenze, specializzato in ritrattistica. Nato a Huntington Beach, in California nel 1995, si è trasferito in Italia per imparare le tecniche dei Maestri dell’antichità classica. Dopo essersi diplomato alla Florence Academy of Art, completando il programma di disegno e i corsi di Pittura intermedia e avanzata, è stato selezionato per il programma di Residenze d’Artista. Dopo questa esperienza, ha ricevuto incarichi per ritratti in Irlanda del Nord, Inghilterra, Italia e California. Ha completato la sua formazione classica presso Charles Cecil Studios.

Senjan Jansen
È un compositore, sound director e sound designer, nonché un produttore musicale che collabora con vari artisti nel mondo del cinema, dell’alta moda, del teatro e delle arti visive. Dopo una laurea in cinematografia, ha iniziato a comporre musica e progettare effetti sonori per film e progetti televisivi internazionali. Ha esteso le sue competenze nel settore della moda quando Haider Ackermann gli ha chiesto di produrre la scena sonora del suo spettacolo a Parigi. Le orchestrazioni e i sistemi uditivi di Jansen riescono a manipolare, sorprendere, camuffare e affascinare. Grazie alla sua creatività riesce a
comunicare tensioni che prendono vita attraverso una narrativa di suoni mentre registra e compone intimi paesaggi musicali e sistemi uditivi, che valorizzano la visione dell’artista e la narrativa visiva. Nel 2017 ha collaborato insieme all’artista visuale Laure Prouvost in They Are Waiting For You al Walker Art Center e Ring Sing And Drink for Trespassing al Palais de Tokyo.

Linda Loppa
curatrice

Oltre 45 anni di esperienza nel settore della moda/in ambito pubblico e privato, ha diretto il dipartimento di moda dell’Accademia di Belle Arti di Anversa, ha esperienza nel campo del retail, si è occupata della gestione del Flanders Fashion Institute, direttore e curatore del Museo della moda di Anversa, Direttore del Polimoda International Institute Fashion Design e Marketing. Ha fondato Linda Loppa Factory 2016. Dottore onorario della University of the Arts di Londra. Selezionata come membro del Laboratoire d’Idées Grand Palais 2023 a Parigi. Autore del libro La vita è un vortice, pubblicato da Skira, giugno 2019.