Tatiana Stropkaiová

Tania Stropkaiová

(1993 - Košice, Slovacchia)

Si laurea in Arti Visive a Košice. Attualmente segue il Biennio di Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di L’Aquila. Lavora principalmente con la pittura, attraverso la quale sta svolgendo un’ampia ricerca per comprendere come ossessività, ripetizione e fedeltà ad un soggetto influiscano sull’intero processo creativo di un artista.

Tra le partecipazioni recenti: Biennale Urbana, EX Caserma PEPE, Venezia (2018); Disfunzionale, a cura di Italo Zuffi, Hotel Canadian, L’Aquila (2017); Appuntamento ad Amiternum, a cura di Franco Fiorillo e Stefano Ianni, Area Archeologica di Amiternum, L’Aquila (2017); Sola, a cura di Adam Szentpétéry, Vychodoslovenska galleria, Kosice (2016).

Residenza d'artista

2018 - 2019
progetto triennale Manifatturanaturacultura

La Cura

Venezian

anno: 2018/2019
materiali: olio su tela
dimensioni: variabili

Venetian nasce dal desiderio di affrontare la pittura attraverso la ripetizione. Si tratta di una serie di dipinti di varie dimensioni, basati su un’immagine presa come fonte originale che viene liberamente replicata. Questa ripetizione assume il ruolo principale del processo artistico e va a sottolineare l’unicità di ogni riproduzione “manufatto”. Questo metodo permette all’artista di liberarsi da concetti precostituiti sulla sua pittura e, nello stesso tempo, lo unisce all’immagine ripetuta, instaurando una sorta di fedeltà ad essa.

Per realizzare questi dipinti, l’autrice prende l’immagine-fonte (Frank Duveneck, Venetian girl, 1880) con la intenzione di crearne una copia ma, durante le fasi di esecuzione, la trasforma in una nuova entità. Le decisioni sul colore – se si tratti di usare una palette intensa o attenuata – derivano da una reazione emotiva immediata che ha nei confronti del dipinto in quello specifico momento. In questa serie, i colori sono piuttosto monocromatici e silenziosi. La figura nel quadro quasi scompare ed è necessario che l’osservatore sforzi l’occhio per trovarla.
Quello che all’artista interessa è di ritrarre un aspetto intimo di questo personaggio, oltrepassando la dimensione puramente figurativa ed entrando in un’atmosfera dinamica, sfuggente e viva, grazie alla quale si possa cogliere lo stato vulnerabile, spesso malinconico del soggetto dipinto. Queste immagini sono quasi come cifre emotive, evocanti particolari stati d’animo che possono essere vissuti profondamente soltanto in solitudine.