Nell’ambito di SUPERBLAST, il programma di residenze di NAM – Not A Museum, l’artista Federica Di Pietrantonio ha ideato dei playdate (sessioni di videogioco) aperti al pubblico.

14-15 luglio
dalle 17:00 alle 19:00
21-22 luglio
dalle 17:00 alle 19:00

Ingresso gratuito

Le sessioni si svolgeranno nella Project Room di Manifattura Tabacchi (ingresso da Via delle Cascine 35).

Sono previsti degli slot di gioco di mezz’ora ciascuno.
Ad ogni slot possono partecipare 2 persone.

Partecipa

NOT SO FAR AWAY, il progetto artistico di Federica Di Pietrantonio selezionato per SUPERBLAST, nasce da una ricerca negli ambienti virtuali dei videogiochi.

La ricerca, a titolo sperimentale, si approccia con metodo scientifico all’ambiente, al paesaggio, agli spazi urbani, alla natura ed alle specie animali e vegetali in essa presenti, per uno studio della wilderness contemporanea.
Non si propone quindi di giungere ad un risultato definitivo, bensì di stabilire un metodo di definizione di un nuovo stato di natura, mediato dall’esperienza quotidiana dei devices e dall’industria dell’entertainment.
Per questo motivo vengono presi in esame diversi videogiochi distinti, con obiettivi, peculiarità ed estetiche differenti, affiancandoli a strumenti comuni di ricerca come Google Lens. Tra gli obiettivi insiti della ricerca è quello di offrire, a qualsiasi utente, l’opportunità di proseguirla ed ampliarne il panorama e le capacità indagative.

Durante le sessioni di videogioco, che hanno l’obiettivo di condividere la processualità del progetto, verranno registrati diversi gameplay. Nella fase successiva di lavoro, ne verrà fatta una selezione che farà parte dell’installazione finale di Not So Far Away.

Google Lens (app mobile di riconoscimento delle immagini) sarà lo strumento che permetterà di trovare correlazione con la realtà attuale, grazie al quale i video selezionati saranno scelti in base alle correlazioni create dall’app.

Gli artisti vincitori del bando internazionale SUPERBLAST esplorano molteplici forme d’arte, dall’installazione al suono, dalla scultura al video, intervenendo sui paradigmi precostituiti del pensiero occidentale in merito alla relazione tra natura e cultura, l’uomo e le altre specie viventi, l’individuo e la collettività e attingendo da un insieme semantico che spazia tra pensiero ecologico, linguaggi digitali, pratiche colonialiste, rapporti con l’industria, storia e politica.

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